L'origine del gelato si fa risalire ai Cinesi, i quali già nell' VIII secolo a.C. avevano scoperto come conservare il ghiaccio invernale per poterlo usare in estate.
Dalla Cina l'arte di congelare si trasmise agli Indiani e poi al Mondo Arabo.
Anche nell'antica Grecia e a Roma era diffuso l'uso di prodotti simili a sorbetti e granite preparati con neve e ghiaccio naturale.
Arabi e Persiani univano alla neve sciroppi di frutta, creando dei gustosi sharbet da cui discende il nostro sorbetto. Gli Arabi trasmisero l'arte del confezionare il sorbetto ai Siciliani, che ne furono poi i diffusori nel mondo.
La data di nascita ufficiale del gelato è il 1565. Alla corte di Cosimo de' Medici, in occasione di un banchetto, fu servito per la prima volta un "gelato cremoso". Geniale autore fu Bernardo Buontalenti, artista che riuscì a gelare latte, zabaione, vino e frutta dandogli una consistenza cremosa. La fama di "Bernardo dei gelati" arrivò alla corte di Francia, di qui il gelato italiano si diffuse in tutte le corti Europee.
Nel 1662 un altro fiorentino, Procopio Coltelli giunse in Francia e qui ideò una macchina che riusciva ad amalgamare crema, frutta, zucchero e ghiaccio in modo da conferire all'insieme una consistenza omogenea.
Se furono i toscani ad avere il merito di inventare il gelato, ben presto siciliani e napoletani ne detennero la specialità, i primi passando alla storia per la cassata, i secondi per lo spumone.
A partire dal 1700 le gelaterie e i caffè che servivano gelato si diffusero a macchia d'olio, dall' Europa alle Americhe, il gelato veniva prodotto artigianalmente in bacinelle immerse nel ghiaccio, acqua e sale.